Descrizione Progetto

UNA DELLE GROTTE MARINE PIU’ IMPORTANTI DEL MEDITERRANEO

LE GROTTE DI NETTUNO

Famosissime in Sardegna, meritano particolare attenzione le suggestive e impressionanti Grotte di Nettuno, situate nel cuore del promontorio di Capo Caccia, nel versante Nord-Ovest, sono formazioni carsiche a circa 24 km da Alghero.

Furono scoperte da un pescatore locale nel XVIII secolo, e fin da allora si rivelarono una popolare attrazione turistica e ancora oggi contano più di 150000 visitatori all’anno. Le grotte prendono il nome dalla divinità romana del mare, Nettuno. A causa della particolare collocazione, l’ingresso alle grotte è possibile solo se le condizioni meteo-marine lo permettono.

Ci sono due possibilità: la prima è mediante la Escala del Cabirol (in catalano) o La scala del capriolo, chiamata così proprio per la particolare conformazione che si inerpica sul promontorio, una scalinata di 654 gradini che si snoda lungo la parete del massiccio di Capo Caccia. L’altra possibilità invece è via mare, con partenza dal porto turistico di Alghero o dall’imbarco del molo della Dragunara a Porto Conte.

Quest’ultima scelta viene normalmente consigliata soprattutto se si vuole visitare parte della costa e non si ha la possibilità di fare l’impresa ardua di risalire o scendere i 654 gradini. Il servizio traghetti è attivo giornalmente in estate e primavera e con frequenze minori in autunno e inverno. La lunghezza totale della grotta è di circa 4 km, ma solo alcune centinaia di metri sono visitabili dal pubblico.

All’interno si trovano conformazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti. Oltre a queste, si trovano il Lago Lamarmora, lago salato sotterraneo, profondo circa 9 m, presenta al centro una colonna stalagmitica e sul fondo una formazione di stalagmiti denominata Albero di Natale.

  • La Sala delle Rovine che prende il nome dalle deturpazioni ad opera dei visitatori nell’Ottocento.
  • La Sala della Reggia, con colonne calcitiche di circa 9 m, la parte più alta raggiunge i 18 m.
  • La Spiaggia dei Ciottolini, che prende il nome dai sassolini ad oggi, purtroppo, non più presenti.
  • La Sala Smith o Sala Dell’Organo, dal nome del capitano inglese fra i primi scopritori nell’800, al cui centro si trova un’alta colonna chiamata Grande Organo.
  • La Cupola, una formazione di stalagmiti lisce unita al soffitto.
  • La Sala delle Trine e dei Merletti.
  • La Tribuna della Musica, a formare quasi una balconata sopra la sala della Reggia e sul lago.
  • La parte non visibile al pubblico è costituita dal Lago dei Funghi, dalla galleria del Metrò e dal Lago Semilunare.

Nelle vicinanze si trovano anche altre due grotte, la Grotta dei Pizzi e Ricami, accessibile solo via mare e la gigantesca Grotta dell’Altare meglio conosciuta come Grotta Verde. Quest’ultima grotta è molto importante dal punto di vista scientifico poiché sono presenti graffiti neolitici e sono state ritrovate sepolture e vasellame risalenti al neolitico. Sott’acqua inoltre esistono molte altre grotte che compongono un vasto sistema carsico sommerso in cui la grotta più famosa e vasta è quella di Nereo.