Siti nuragici a Porto Conte:
Nuraghe di S. Imbenia e Nuraghe Palmavera
Chi dice Sardegna, dice Nuraghe!
Avete per caso detto “Nuraghe”?
Il Parco naturale regionale di Porto Conte offre siti nuragici tra i più importanti della nostra amata isola.
La storia che i nuraghi raccontano è una storia millenaria, magica, di un tempo ormai passato, ma che rappresenta fortemente le nostre solide radici.
I luoghi immersi nella natura e i paesaggi unici, offrono al visitatore spettacoli tanto inusuali quanto stupefacenti.
Vi presentiamo di seguito i siti nuragici presenti a Porto Conte, con la speranza che non perdiate l’occasione di visitarli.
Nuraghe S. Imbenia
ll caratteristico complesso nuragico di S.Imbenia è composto da una torre centrale, due minori ed un bastione, e da un villaggio di capanne, messo in luce in seguito a lavori avvenuti intorno agli anni ’80.
La fondamentale scoperta del villaggio, più recente rispetto al nuraghe, abitato tra il XV e il V sec.a.C. circa, ha fornito importanti informazioni sia sulla storia del sito, sia sui rapporti tra i nuragici e i popoli di provenienza orientale agli inizi dell’Età del Ferro.
Di questo complesso nuragico sono particolarmente interessanti anche le capanne: la “capanna con bacile” prende il nome proprio dalla presenza di un grosso bacile emisferico di pietra, la “capanna dei ripostigli”, prende il nome dal ritrovamento, al suo interno, di due anfore vinarie utilizzate per contenere lingotti di rame.
Le anfore, esteriormente molto simili tra loro, sono una fabbricata al tornio e l’altra a mano, quest’ultima molto simile alle anfore fenicie. All’interno di questa capanna è stata rinvenuta addiritura una vasca di pietra di forma rettangolare.
Nuraghe Palmavera
Anche il nuraghe Palmavera è formato da torri, due per la precisione, la torre A e la torre B, e un cortile a cui si accede dall’ingresso principale.
La torre principale, la più antica, raggiunge gli 8 m circa, con un diametro di circa 9 e la camera principale, coperta a tholos è ancora intatta. Il corridoio che portava alla camera partiva dall’ingresso nel cortile.
La torre secondaria con quattro feritoie, oggi crollata, si raggiungeva anch’essa da un corridoio che partiva dal cortile.
Al villaggio nuragico appartengono anche numerose capanne circolari, circa 40, indicazione del fatto che il nuraghe all’epoca era molto più esteso di quanto vediamo noi oggi.
Tra le capanne, particolare attenzione va dedicata alla capanna delle riunioni con panche lungo il perimetro interno e con al centro un basamento circolare sopra il quale si trova un modellino di nuraghe.
La storia di questo complesso nuragico va così scandita: dal XV al X secolo a.C. vennero costruite la torre centrale e alcune capanne; nel IX secolo a.C. vennero costruite la seconda torre, il corridoio, la grande capanna, ed altre capanne intorno; tra il IX e l’VIII secolo a.C. venne costruito il muro esterno.
L’insediamento fu poi definitivamente abbandonato alla fine dell’ VIII secolo a.C.
Ceramiche fenicie e greche, le capanne, le torri, i cortili, il villaggio nuragico in sé, raccontano la nostra storia, una storia che non smette mai di affascinare lo spettatore.
Il B&B Rocca Pinta vi consiglia calorosamente di fare visita a questi meravigliosi complessi nuragici e vi augura una spettacolare vacanza all’insegna del relax e della storia!
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